212.Presepe di Stazione a Napoli Centrale: dove mamma gatta ha dato alla luce 4 micini in data 10 novembre 2019!

21 dicembre 2022, scritto da redazione

PREMESSA

La gatta è entrata nel presepe da un piccolo foro situato sotto la struttura che serve per la manutenzione dell’impianto elettrico, piccolo ma sufficiente al passaggio del gatto, ma che nessuno avrebbe mai immaginato potesse accadere.

In serata la gatta e i micini sono stati presi in consegna da personale idoneo.

Alle persone più sensibili viene da pensare che i mici hanno messo in scena la Natività, anche se un poco in anticipo.

Si può notare che il gatto maschio occupa la giusta posizione come fosse San Giuseppe, infatti mamma gatta si trova alla sua destra.

Sembrerebbe quasi che ci sia ci sia stata una Regia.

Anche se in anticipo si augura a tutti un BUON NATALE esteso anche alla nuova “famigliola”.

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 NATALE 2022

 

Nuovo maquillage del Presepe della Stazione centrale di Napoli

Aumentano le statuine, tra le new entry il ‘vasularo’ -

A cura di Francesco Tortora & Aniello Sammarco

(ANSA) – NAPOLI, 20 DIC – Una Natività nelle aree pedonali

che portano ai treni. È il presepe allestito nel lato interno

della stazione di Napoli Centrale di Trenitalia, oggi più ampio

grazie all’arrivo di una quindicina di nuove statuine acquistate

da Rfi (rete ferroviaria italiana) e al supporto

dell’associazione culturale Stella Cometa-La stazione di

Boscoreale (Napoli). Un’opera che sta attraendo centinaia di

viaggiatori e semplici visitatori, che fa dire agli

organizzatori che si tratta di “uno dei più bei presepi di

Napoli”.

A spiegarne la storia è Vincenzo Martire, presidente onorario

dell’associazione e tra i promotori per conto di Rfi della

realizzazione e del collocamento (a ridosso di uno degli

ingresso del punto Feltrinelli della zona) della Natività: “Il

presepe di stazione è stato acquistato nel dicembre del 1994 da

Rfi. La scenografia originaria è stata realizzata da Luigi

Signore, artigiano di San Gregorio Armeno”.

Un atto vandalico, che provocò notevoli danni, con il furto di

alcune opere, portò ad un primo, deciso intervento: “Nel mese di

dicembre del 2012 – sottolinea ancora Martire – il presepe è

stato restaurato e in parte rinnovato, con i fondi della

direzione territoriale produzione di Rfi Napoli. Le figure di

terracotta policroma con abiti in stoffa furono realizzate dalla

ditta Molli di Teresa Arpaia, mentre i lavori e l’allestimento

furono eseguiti dai volontari dell’associazione Stella Cometa-La

Stazione”.

Dieci anni dopo ulteriori novità hanno reso l’opera ancora più

importante: la principale è costituita dall’acquisizione di una

quindicina di pastori e altre figure presepiali ad opera della

ditta Di Virgilio. Dopo un’ampia fase di allestimento,

l’apertura al pubblico merito tra gli altri di Fabio Rapuano,

direttore Doit Napoli; Sabato Gargiulo della fondazione Fs;

Paolo Matani di Grandi Stazioni, Giuseppe e Pasquale Terrecusa

dell’impresa individuata da Grandi Stazioni; Gennaro Nappo

dell’impresa Futura Art Engineering. Tra le curiosità del

presepe presente negli spazi della stazione di Napoli Centrale,

un’area dedicata ad un lavoro antico e oggi quasi in disuso,

quello del “vasularo”: “Ovvero colui che si occupa di realizzare

e collocare i basoli – conclude Vincenzo Martire – Un omaggio

alla mia famiglia, che ha un’antica tradizione in questo

mestiere. Non a caso, questa parte è stata realizzata da mia

fratello Tommaso, ultimo erede di mio nonno Tommaso e dei

fratelli Francesco, Vincenzo, Raffaele, Carmine, Gennaro e

Giuseppe”. (ANSA).

Domenica 10 novembre 2019, in mattinata, un lieto evento si è verificato in un ambiente insolito, e cioè nel presepe, situato in una grande teca all’interno della Stazione di Napoli Centrale, dove è esposto in modo permanente.

Il presepe è di proprietà di RFI che nel 2012 affidò il compito di restaurarlo ai Volontari dell’Associazione Stella Cometa – La Stazione, dopo che ignoti avevano rubato tutte le statuine e danneggiato la struttura.

Nella pagina web http://www.lastazioneboscoreale.it/?p=1244 si possono vedere foto e filmati del restauro.

La gatta è entrata nel presepe da un piccolo foro situato sotto la struttura che serve per la manutenzione dell’impianto elettrico, piccolo ma sufficiente al passaggio del gatto, ma che nessuno avrebbe mai immaginato potesse accadere.

In serata la gatta e i micini sono stati presi in consegna da personale idoneo.

Alle persone più sensibili viene da pensare che i mici hanno messo in scena la Natività, anche se un poco in anticipo.

Si può notare che il gatto maschio occupa la giusta posizione come fosse San Giuseppe, infatti mamma gatta si trova alla sua destra.

Sembrerebbe quasi che ci sia ci sia stata una Regia.

Anche se in anticipo si augura a tutti un BUON NATALE esteso anche alla nuova “famigliola”.

 

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211.Il Presepe in Cantina! Una Bella Storia di Boscoreale (NA)! Buon Natale!

13 dicembre 2022, scritto da redazione

1. La Nascita

Nell’autunno dell’anno 2000, il parroco pro-tempore Mons. Raffaele Russo, su suggerimento di una sua stretta collaboratrice, Anna Carotenuto, si appassiona all’idea di realizzare nella cantina dei locali “Cavallaro”, a quell’epoca in uso alla parrocchia, il Presepe Parrocchiale.

A fine novembre convoca il sottoscritto, Vincenzo Martire, nel suo studio e gli propone di iniziare la costruzione del Presepe.

L’idea di affidarmi questo compito scaturiva forse dal fatto che nel Natale precedente avevo realizzato, insieme ai giovani del movimento dei focolarini, un presepe nella chiesetta di S.M. Salome.

La prima cosa che dissi era il fatto che io non ero un vero presepista, ma che avrei lavorato come se si trattasse del presepe di casa, solo un poco più grande.

Lui accettò e così ebbe inizio la bella storia del Presepe in Cantina.

Per prima cosa mi diede la massima autonomia e la promessa che avrebbe finanziato il Presepe compatibilmente con la disponibilità delle risorse della cassa parrocchiale.

Penso che in qualsiasi incarico, avere la massima fiducia e un buon incoraggiamento, oltre al sostegno economico, sia una cosa indispensabile per ottenere buoni risultati.

Pensai subito di formare una piccola squadra, poi in seguito l’avrei allargata, accogliendo tutti coloro che erano amanti del presepe e vogliosi di collaborare.

Oltre a me che avevo compiti scenografici e amministrativi, c’era Alfonso Martire mio cugino, che si occupava dell’impianto elettrico, Giuseppe De Angelis che collaborava in vario modo ma soprattutto procacciava un elemento indispensabile per un bel presepe: il muschio di bosco fresco.

C’era poi Michelangelo Catapano che si occupava della carpenteria di sostegno della struttura, Aldo Casillo che costruì la prima casetta, poi alcuni giovani della Parrocchia. Chiedo scusa se non menziono tutti i nomi ma l’età avanza e la memoria ne risente.

In quel primo anno oltre al presepe parrocchiale fu allestita una piccola mostra di presepi nella stessa cantina.

I presepi furono collocati nelle vecchie botti non più idonee a contenere il vino e questa cosa piacque molto ai visitatori, che ogni anno non hanno mai fatto mancare le loro generose offerte, utilizzate sempre per acquistare nuovo materiale presepiale che andava ad arricchire ogni anno la scenografia del presepe.

Quel Natale dell’anno duemila vide dunque il battesimo del Presepe parrocchiale nella cantina dei locali “Cavallaro” che è stato un indimenticato benefattore della parrocchia.

2. Una “strana” Presenza.

In tutti gli anni in cui ho avuto la responsabilità dell’allestimento del Presepe, condivisa sempre con i collaboratori più stretti e volenterosi, nei momenti in cui mi trovavo da solo, sia durante la preparazione del presepe, sia durante il presenziamento per le visite al presepe, avvertivo dentro di me un profondo e inspiegabile senso di Pace.

Poi un giorno mi arrivò la Risposta.

Era domenica 11 gennaio 2009 se non sbaglio, e arrivò un gruppo di persone venute in pullman da Torre del Greco.

Con mia grande gioia appresi che l’organizzatore, non era venuto a Boscoreale principalmente per la III Mostra di arte presepiale che si svolgeva nei locali denominati “Terra Santa”, situati sotto la chiesa, ma aveva portato da noi quegli amici soprattutto per far visitare il PRESEPE in Cantina.

Lui era stato da noi l’anno prima ed era rimasto colpito dallo scenario e dall’emozione provata nel visitare il PRESEPE.

Quel giorno era presente un mio grande amico, il bravissimo giornalista Carmine Alboretti.

Proprio lui quel giorno mi fornì la RISPOSTA, scrivendo un pensiero sul quaderno delle visite e che ora riporto.

“ Se tutti gli uomini avessero lo spirito del Presepe nel cuore, tante malvagità non verrebbero compiute, ma di certo se si fermassero per un attimo in questa Cantina di Boscoreale a vedere il Presepe, di sicuro avvertirebbero “la Presenza di Dio”.

3. II ANNO e successivi fino al 2004

L’anno successivo si sono aggregati nuovi collaboratori, ne cito alcuni e chiedo scusa se dimentico qualche nome.

Francesco Citarella, Pasquale Oliva, Antonietta Ciardi, Livio Vitiello, Concetta Citarella, Tina Collaro, Fiorina Avvisati, Anna Carotenuto, Paolo Ricca, Alessandro De Angelis, Rosa Zeccato, Lina Casillo, Tommaso Martire che ha eseguito opere murarie (livellamento pavimentazione) ed altri.

Con l’arrivo di nuove persone si è coagulato un bel nucleo, il Presepe ha cominciato a delinearsi come un vero manufatto artistico, proprio  in virtù delle belle qualità manuali dei nuovi, sia nella costruzione della struttura, vedi case stuccate con i tetti di tegole, sia per la realizzazione dei nuovi pastori composti da manichino di stoppa e abiti di stoffa, che per l’oggettistica, lavori in cera e lavori con das.

Pur essendo presente una difformità di vedute su come realizzare il manufatto, si è sempre riusciti a trovare l’armonizzazione e la sintesi finale e quindi ogni Natale si è sempre riusciti a completare i lavori, anche a costo di fare tardissimo gli ultimi giorni prima dell’apertura al pubblico.

Questo lavorare in gruppo ha fatto crescere e maturare  tutti, sia dal punto di vista relazionale che per la manualità nella realizzazione.

4. ANNO 2005 la Svolta nell’esecuzione delle strutture sia per le case che per la scenografia delle montagne.

Nell’autunno del 2005 si sono aggregati due nuovi amici, Luigi Di Giorgio e Antonio De Vivo.

Essi hanno portato in dote nuove tecniche sia per la scenografia di base, vedi corteccia di sughero delle montagne che veniva stuccata e dipinta, sia per le per le case, fatte di legno, e rivestite in sughero sempre stuccato e dipinto, con l’aggiunta del ferro per le ringhiere.

In concomitanza dell’arrivo di questi due nuovi collaboratori, in parrocchia era iniziato un corso per la realizzazione di pastori sullo stile del settecento napoletano, corso tenuto dal grande Maestro Pietro Molli insieme alla moglie Teresa Arpaia.

Alla fine del corso è stata realizzata e donata alla parrocchia e quindi al presepe una bellissima Natività.

Gli altri pastori sono stati acquistati un poco alla volta nei vari anni, la loro vestizione è stata curata sempre e solo da Antonietta Ciardi, che si è occupata anche della realizzazione della frutta, degli ortaggi, dei pesci, dei salumi, dei formaggi, oltre ad altri oggetti della scenografia, utilizzando sia la cera che il das.

Nel Natale 2005 il Presepe ha ricevuto un bel Premio, 1° classificato Concorso presepistico.


 

I volontari del presepe, incoraggiati da questo premio, cominciano a pensare di dare vita ad un’associazione culturale dedicata principalmente a tale attività, con sede in parrocchia.

E così nel mese di febbraio del 2006 nasce “Stella Cometa”, che, grazie ad una maggiore autonomia in seno alla parrocchia, nel Natale dello stesso anno, riesce ad organizzare, oltre al presepe in cantina, la I mostra di arte presepiale nei locali “terra santa” e il presepe vivente nelle stradine adiacenti la chiesa.

Nel mese di febbraio del 2008 io, che ho sempre sognato di trovare nuovi e più consoni spazi dove poter svolger in modo più adeguato delle attività sociali, culturali e ricreative rivolte a giovani, bambini, adulti e agli anziani, non disponendo, purtroppo, di risorse finanziarie, punto gli occhi sulla vecchia stazione FS abbandonata.

Dopo essermi consultato con i Soci, contatto gli uffici della Società RFI per avere notizie tese ad ottenere la struttura in comodato d’uso. Le Ferrovie, anche per rimediare al grave degrado in cui era precipitata la struttura e le aree limitrofe, concedono un comodato per cinque anni.

E’ un comodato gratuito ma molto, forse troppo, oneroso per un manipolo di volontari che devono operare a mani nude e senza risorse finanziarie.

La consegna dei locali viene fatta nel mese di settembre del 2008, ma con i pochi volontari che abbracciano quest’avventura, siamo obbligati prima a portare a termine gli eventi natalizi, ossia il presepe in cantina, il presepe vivente e la III Mostra di Arte Presepiale, e, quindi, solo nel mese di febbraio del 2009 riusciamo ad aprire il cantiere della “Stazione”.

Dopo tante peripezie e tanti sacrifici, finalmente il 22 novembre del 2009 vengono inaugurati ufficialmente i locali, alla presenza del responsabile delle Politiche sociali del Gruppo FS.

Concludiamo con due pensieri:

 “Ho sviluppato questa idea speculando sul potere dell’ “immaginazione” come proprietà che ogni individuo dovrebbe recuperare ed esercitare attraverso le attività culturali e sociali, come quelle che la vostra associazione promuove. Il tentativo quindi, è quello di esaltare ciò che probabilmente risulta essere l’unico “potere buono”. Questo è sempre stato il mio scopo ed è risultato da una convinzione: solo attraverso il riscatto delle forze immaginifiche si possono pre-vedere e auspicare mondi altri e migliori.”

“Treno immaginifico” di Liberato Otarebil Aliberti

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- “È per questo che i volontari della Stazione sono come un piccolo manipolo di soldati “civici” a difesa di una società libera che si batte, in trincea, alla frontiera di se stessa, minacciata da ogni parte dalla corruzione, dal malaffare, dal pressappochismo che, giorno dopo giorno, ne stanno erodendo i confini. Sostenerli significa, per questi motivi, dare una mano a una piccola grande battaglia rivoluzionaria, che dalle pendici del Vesuvio può finire persino dentro ognuno di voi”.

Ezio Petrillo volontario dell’associazione Stella Cometa-La Stazione di Boscoreale (NA)

Per approfondire e per riflettere su questo piccolo “miracolo civico” si può leggere:

http://www.lastazioneboscoreale.it/?p=23666

Aggiornamento anno 2019

Attualmente l’Associazione ha in comodato gratuito, senza una scadenza, l’ex Fabbricato Viaggiatori insieme ai bagni esterni.

Ha ottenuto in comodato gratuito il fabbricato ex Magazzino Merci per una durata di 15 anni a partire dal 06 febbraio 2017.

Si ringrazia RFI.

Documento a cura di Vincenzo Martire

 

 

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210.22 novembre 2009 – 22 novembre 2022 compie 13 anni “LA STAZIONE” siete tutti invitati il 26 novembre 2022! Start ore 15.30!

22 novembre 2022, scritto da redazione

22 novembre 2009 – 22 novembre 2022 – 13 ANNI DI STAZIONE. I VOLONTARI ASPETTANO SEMPRE LO STATO E INTANTO OPERANO. | La Stazione Boscoreale

…………..È per questo che i volontari della Stazione sono come un piccolo manipolo di soldati “civici” a difesa di una società libera che si batte, in trincea, alla frontiera di se stessa, minacciata da ogni parte dalla corruzione, dal malaffare, dal pressappochismo che, giorno dopo giorno, ne stanno erodendo i confini. Sostenerli significa, per questi motivi, dare una mano a una piccola grande battaglia rivoluzionaria, che dalle pendici del Vesuvio può finire persino dentro ognuno di voi.
Buon compleanno Stazione.

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209.E’ tempo del 5 per 1000, chi vuole, può aiutare LA STAZIONE grazie INFINITE.

30 aprile 2022, scritto da redazione

Per dare un piccolo aiuto, basta poco, ecco il Codice Fiscale dell’Associazione Stella Cometa – LA STAZIONE
90057140635
il tuo CINQUE per MILLE a sostegno del progetto sociale, culturale e ambientale, portato avanti dai volontari della STAZIONE di Boscoreale (NA).
SE UNO FA TUTTO

Ecco il progetto socio-culturale della STAZIONE

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208.La Casa natale di Stella Cometa, data di nascita 15 febbraio 2006!

15 febbraio 2022, scritto da redazione

Vivere è comunicare, convivere, condividere, partecipare, ma è soprattutto AMARE! Buona Pasqua a chi Ama!

 

E’ uscito il sedici sulla ruota del Volontariato a Boscoreale! | La Stazione Boscoreale

Si avvicina il 15 febbraio e il Cuore di tanti già comincia a cantare.
16 anni di Amore profuso nella Comunità dove è Nata.
Si tratta dell’Associazione Stella Cometa, che poi ha partorito una bellissima Figlia: La STAZIONE.
Grazie Dio!
La casa nella foto si trova a Boscoreale nei pressi della parrocchia Immacolata Concezione ed appartiene alla Comunità Parrocchiale.
Nella stanzetta sulle scale la sera del 15 febbraio 2006 si riuní il primo nucleo dei Soci Fondatori e nacque un bel Fiore Spontaneo voluto, oggi lo si può affermare, dalla Provvidenza.
Nel nome prescelto il suo Destino.
Dalla cantina del presepe parrocchiale è poi transitata per i locali Terra Santa sotto la chiesa con le Mostre, poi alla STAZIONE con la realizzazione del più bello e significativo progetto culturale, civico, sociale e ambientale a Boscoreale, e infine a Napoli Centrale con il restauro del presepe di stazione sempre esposto insieme ai due bellissimi pannelli che raccontano anche la vita di una Stella.
Buon Anniversario Associazione.
Solo ciò che si fa con Amore e per Amore è solido e resiste nel tempo.

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